Le autorità sanitarie hanno aggiornato le linee guida di sicurezza includendo, oltre alla Cina, la Corea del Sud, l’Iran e l’Italia.

26 febbraio 2020.  Il Ministro della Sanità, Daniel Salas, ha comunicato oggi che il nostro laboratorio nazionale di riferimento per la sanità pubblica, l’Instituto Costarricense de Investigación y Enseñanza en Nutrición y Salud (Inciensa), è già in grado di applicare il test di laboratorio specifico per realizzare la diagnosi dell’infezione conosciuta come COVID-19.

Si tratta di un test molecolare, conosciuto come Reazione a catena della polimerasi in tempo reale (PCR-TR), secondo il protocollo di Berlino; pertanto, al presentarsi di casi sospetti, si è in grado di escludere o confermare  la presenza del nuovo virus respiratorio, senza dover inviare il campione fuori dal paese.

Questa importante risorsa sarà a esclusiva disposizione delle autorità sanitarie, che decideranno quali campioni saranno analizzati nell’Inciensa, nei cui laboratori viene inoltre effettuata la diagnosi o la verifica di altri patogeni respiratori.

Inoltre, le autorità sanitarie hanno riferito che sono state aggiornate le linee guida di sicurezza per l’infezione. La definizione dei casi ora include come requisito essere stati negli ultimi 14 giorni in paesi con casi autoctoni di COVID-19 secondo la lista ufficiale del Ministero della Sanità (che ad oggi comprende Cina, Corea del Sud, Iran e Italia), oltre a presentare febbre da 38 gradi in su, tosse o mal di gola e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.

Il Ministro della Sanità, Daniel Salas, ha comunicato che vista la facilità di trasmissione del virus e il mondo globalizzato in cui viviamo, i casi asintomatici, così come la sensibilità e l’efficacia del nostro sistema di sicurezza, è molto probabile che in qualsiasi momento possiamo identificare l’arrivo del virus nel nostro paese. Su questa linea, il gerarca ha sottolineato che, sebbene la maggior parte dei casi si manifestino in forma di lieve raffreddore, la prevenzione è sempre importante.

“Ribadiamo l’importanza di continuare con i protocolli del lavaggio di mani e dello starnuto, i quali devono essere applicati in qualsiasi momento e in qualunque stagione dell’anno, in quanto prevengono i virus respiratori, così come i microrganismi che producono espisodi diarroici. Il nostro sistema sanitario è solido e preparato, ma è importante assumersi la responsabilità della cura di sé attraverso le misure di prevenzione, con particolare attenzione alle persone affette da malattie croniche o altri fattori di rischio” ha concluso Mario Ruiz, Dirigente Medico della CCSS.