Un rapido sguardo al Costa Rica

Nome ufficiale: República de Costa Rica
Capitale: San José
Superficie: 51.100 chilometri quadrati (19.729 miglia quadrate)
Ubicazione: America Centrale, fra Nicaragua e Panama. Confina con il Mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico
Divisione amministrativa: 7 province (Alajuela, Cartago, Guanacaste, Heredia, Limón, Puntarenas, San José), divise in 81 cantoni, suddivisi in 421 distretti.
Popolazione: 5,1 milioni (dicembre 2020)
Lingua ufficiale: Spagnolo
Moneta locale: Colón (in nome della traduzione spagnola di Cristoforo Colombo: Cristóbal Colón)
Religione Ufficiale: Cattolica Romana, ma esiste totale libertà di culto
Sistema di Governo: Repubblica democratica
Potere esecutivo: Presidente e due Vicepresidenti eletti mediante voto popolare per un mandato di quattro anni. Il gabinetto è eletto dal Presidente. Le ultime elezioni si sono svolte nel febbraio del 2014.

Presidente attuale: Rodrigo Chaves Robles

Vicepresidenti: Stephan Brunner y Mary Munive

Potere legislativo Assemblea legislativa unicamerale (57 scranni). I membri sono eletti per suffragio popolare diretto per un mandato di quattro anni.
Potere giudiziario Corte Suprema di giustizia (formata da 22 magistrati eletti per otto anni dall’Assemblea Legislativa) e tribunali sussidiari.
Esercito: Abolito il primo dicembre 1948
Indipendenza: 15 settembre 1821 (dalla Spagna)
Costituzione: 7 novembre 1949
Geografia: Scoscese montagne sono presenti nella maggior parte del paese e raggiungono approssimativamente dai 1000 ai 2000 metri (dai 3000 ai 6000 sopra il livello del mare). La Cordigliera del Guanacaste, la Cordigliera Centrale e la Cordigliera di Talamanca sono le principali catene montuose che si estendono per tutto il paese. Ci sono diversi vulcani attivi (Volcán Arenal, Irazú, Rincón de la Vieja e Volcán Turrialba9 e la montagna più alta del paese (Cerro Chirripó) ha un’altezza di 3.819 m/12.530 piedi. Il paese ha una linea costiera relativamente lunga, sia sul versante atlantico che su quello pacifico.
Clima: Tropicale e subtropicale; stagione secca (dicembre-aprile); stagione delle piogge (maggio-novembre), più freddo all’aumentare della latitudine

Governo

Il Costa Rica è una repubblica democratica, libera e indipendente, da regime presidenzialista. Sin dall’abbandono dell’ordine costituzionale vigente fino al 1948 e dalla promulgazione della Costituzione Politica del 1949, il paese ha tenuto elezioni regolarmente ogni quattro anni, il che lo rende uno dei pochi paesi dell’America Latina in cui l’alternanza politica è stata rispettata senza interruzioni per tutta la seconda metà del XX secolo. Fra il 1969 e il 2002 la rielezione presidenziale è stata proibita da una modifica dell’articolo 132 della Costituzione Politica. Nel 2003, l’Aula Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia ha ordinato la revoca della suddetta modifica, permettendo così la rielezione non consecutiva.

Il Governo del Costa Rica si regge su una serie di pesi e contrappesi costituzionali. Il potere esecutivo ricade nelle mani del Presidente, appoggiato da due Vicepresidenti. Il Potere Legislativo del Costa Rica è invece affidato a un gabinetto di 57 membri del congresso, eletti per un mandato di 4 anni. Il terzo potere della repubblica è quello giudiziario. Il paese può contare su un sistema legale molto solido, tutelato proprio dal potere giudiziario, che assicura il rispetto della legge e protegge sia i cittadini che gli stranieri all’interno del territorio costaricense.

Il sistema elettorale costaricense è caratterizzato dai seguenti tratti generali: a) giurisdizione elettorale specializzata, indipendente dagli altri organi dello Stato; b) un sistema di partiti politici che competono fra loro godendo di eguali condizioni; c) suffragio universale, voto diretto e segreto ogni quattro anni per l’elezione di Presidente, Deputati e Rappresentanti municipali; d) un registro elettorale permanente; e) voto su scheda individuale per ogni elezione, con la rispettiva lista di candidati designati dai partiti politici nel contesto di elezioni libere; f) metodo di elezione del Presidente della Repubblica per maggioranza dei voti, a patto che siano superiori al 40% del totale dei voti validi; e g) metodo di elezione di deputati e rappresentanti municipali per quoziente o per metodo dei più alti resti (variante del sistema proporzionale).

La Costituzione Politica in vigore dal 1949 ha stabilito un sistema di governo suddiviso in tre poteri:

costituito dal Presidente della Repubblica, che rappresenta la leadership politica del paese ed è comandante supremo delle forze pubbliche; da due Vicepresidenti, che hanno l’obbligo di sostituire il Presidente in sua assenza secondo l’ordine di nomina; e dai Ministri del Governo, che in qualità di suoi collaboratori sono nominati ed eventualmente rimossi dall’incarico dal Presidente. Le nomine di Vicepresidenti e Ministri non devono essere ratificate da nessun altro organo di potere, anche se devono rispondere del loro operato davanti alla legislatura. Il Presidente della Repubblica forma con i suoi ministri il Consiglio dei Ministri, che durante le proprie riunioni esamina l’operato dell’amministrazione e coordina i lavori e le decisioni rilevanti per la vita politica del paese, come ad esempio la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale, l’autorizzazione per decretare il reclutamento militare in caso di guerra e la negoziazione della pace.

Con la soppressione dell’esercito del primo dicembre 1948, la difesa esterna del paese è garantita dal diritto internazionale, e quando è stato vittima di aggressioni esterne, il paese ha fatto ricorso con successo ai meccanismi del Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR) e ad altri strumenti internazionali. La sicurezza interna e il mantenimento dell’ordine pubblico costituzionalmente sono a carico della Guardia Civile, i cui superiori sono designati dal Presidente.

di tipo unicamerale, è costituito da 57 Deputati, eletti per ognuna delle 7 province. Tuttavia, sono rappresentanti nazionali e godono, come nelle democrazie occidentali europee, di immunità che garantiscono loro libertà di azione e possibilità di criticare il governo. I deputati non possono essere rieletti consecutivamente ma a periodi alterni e fra i loro compiti più importanti, oltre che elaborare le leggi, vi sono designare i magistrati permanenti e supplenti della Corte Suprema di Giustizia, approvare gli accordi internazionali, stabilire le tasse e i contributi nazionali.

la sua funzione principale è studiare e risolvere in maniera definitiva le controversie presentate e vigilare sull’esecuzione delle sentenze pronunciate. La Costituzione Politica assegna a questo potere della Repubblica un’ indipendenza totale e assoluta, il che costituisce una garanzia del fatto che la giustizia impartita in Costa Rica sia nel pieno rispetto dello spirito della legge.

L’area giurisdizionale del Potere Giudiziario è costituita dalla Corte Suprema di Giustizia, dalle Aule di Cassazione (di primo, secondo e terzo grado), dai Tribunali nei loro diversi livelli, dal Consiglio Giudiziario e dall’Aula Costituzionale. Quest’ultima esercita una funzione fondamentale nel sistema giuridico costaricense, poiché è incaricata di proteggere e conservare il principio della Supremazia Costituzionale. La sua funzione principale è di studiare e risolvere controversie di materia costituzionale, vi si può ricorrere mediante tre modi: il ricorso di hábeas corpus, il ricorso di amparo e l’azione di incostituzionalità.

Inoltre, quest’Aula ha la competenza di giudicare le consultazioni legislative e giudiziarie sulla costituzionalità e sui ricorsi di protezione del diritto di rettifica.

Il potere Giudiziario include anche diverse istituzioni ausiliarie della giustizia, come il Ministero Pubblico, la Difesa Pubblica, la Scuola di magistratura, l’Organismo di Inchiesta Giudiziaria (Polizia Giudiziaria), l’Ispezione Giudiziaria e un Centro Elettronico di Informazione Giurisprudenziale.

Oltre ai tre Poteri, che lavorano in sinergia, il sistema politico dispone anche di un Tribunale Supremo Elettorale che costituisce l’organo costituzionale superiore in materia elettorale e dunque è il responsabile dell’organizzazione, direzione e controllo delle azioni relative al suffragio. Gode di indipendenza nello svolgimento delle sue funzioni e da esso dipendono il Registro Civile e le Giunte Elettorali, il che garantisce la trasparenza del suffragio elettorale. È integrato da tre Magistrati titolari e sei supplenti, nominati dalla Corte Suprema di Giustizia.

Fra le principali funzioni del Tribunale Supremo Elettorale sono da sottolineare le seguenti: convocare le elezioni popolari; interpretare in maniera esclusiva le disposizioni costituzionali in materia elettorale; suggerire alle forze pubbliche i mezzi pertinenti attraverso i quali i processi elettorali si possano sviluppare in condizioni di garanzia e libertà senza restrizioni e indagare e pronunciarsi su tutte le denunce formulate dai partiti sulla parzialità politica dei servitori dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni o su attività politiche di funzionari a cui è proibito esercitarle.

Si è sviluppato anche un notevole rafforzamento della democrazia nell’area del controllo dell’esercizio del potere e delle garanzie del diritto dei cittadini. La creazione dell’Organo Difensore degli Abitanti, della Commissione Nazionale del Consumatore e del Procuratorato dell’Ambiente; le udienze sulle tariffe dei servizi pubblici aperte dall’ARESEP e lo stabilimento di corti dei conti di servizi in molte istituzioni, fra gli altri servizi, assicurano ai cittadini maggiori possibilità di difendere i propri interessi e quelli della propria comunità. Mediante i ricorsi di amparo, l’Aula Costituzionale ha rafforzato i diritti di petizione e i debiti processi. Allo stesso modo, l’approvazione del meccanismo costituzionale del Referendum apre la possibilità di consultare il popolo su aspetti di grande importanza nazionale.

Il Costa Rica ha svolto un ruolo costantemente attivo e costruttivo a livello internazionale. I principi riflessi nella sua politica estera sono parte dell’identità nazionale, tre sono i principali: l’abolizione dell’esercito; l’impegno a lungo termine del paese verso la democrazia, i diritti umani e lo sviluppo umano e infine il ruolo attivo nella protezione dell’ambiente.