Roma, 16 marzo 2020.- L’Ambasciata e il Consolato Generale del Costa Rica in Italia hanno riferito che, negli ultimi giorni, in ottemperanza al protocollo di assistenza ai costaricani interessati dalla sospensione dei voli a causa del Coronavirus (COVID-19), hanno prestato soccorso 28 cittadini costaricani.

“La Missione ha dovuto inoltre occuparsi di vari casi di costaricani a cui sono stati cancellati i voli in partenza o in cerca di un’alternativa urgente per partire a causa della pandemia che ha colpito l’Italia”, ha dichiarato l’Ambasciatore del Costa Rica, Ronald Flores Vega.

Al momento, restano in attesa di una soluzione 26 ulteriori casi, mentre altri sei connazionali hanno deciso di rimanere in Italia o di prorogare i loro viaggi di alcune settimane.

In Italia, il servizio di assistenza consolare è disponibile per tutta la comunità costaricana, studenti e turisti che hanno avuto difficoltà di spostamento. La comunicazione avviene via posta elettronica, applicazioni mobili e per telefono, secondo la modalità di telelavoro diviso per turni di guardia tra i quattro diplomatici accreditati e due funzionari di supporto, ha spiegato l’Ambasciatore Flores.

I contatti in Italia sono i seguenti:

concr-it@rree.go.cr / embcr-it@rree.go.cr numero del consolato: ( +39) 068082015 numero dell’ambasciata: (+39) 0684242853

La Console Generale, Giovanna Valverde Stark, e l’Ambasciatore Flores sono costantemente in contatto e hanno formato uno staff per assistere i costaricani.

Inoltre, l’Ambasciatore Flores ha comunicato che un costaricano residente in Italia ha riferito all’Ambasciata che si trova in isolamento domiciliare, in quanto è stato riscontrato positivo al COVID-19. La Missione monitorerà da vicino la sua situazione.

Il Ministero degli Esteri raccomanda ai costaricani che al momento si trovano all’estero e avevano in programma di viaggiare in questi giorni, di contattare al più presto le compagnie aeree o gli tour operator, al fine di verificare la

disponibilità dei voli e le modalità di riprogrammazione. Il Ministero ha ribadito che non dispone di risorse finanziarie per sovvenzionare biglietti aerei e unicamente in comprovati casi di “situazione di vulnerabilità”, e previa indagine approfondita, è possibile attivare il “Protocollo di Rimpatrio”, in collaborazione con la Direzione Generale di Migrazione che permette di far ricorso alle risorse del Fondo Sociale Migratorio.