Il 4 marzo 2018, 24 paesi dell’America Latina e dei Caraibi hanno firmato l’ “Accordo regionale sull’accesso alle informazioni, la partecipazione pubblica e l’accesso alla giustizia in materia ambientale nell’America Latina e nei Caraibi”, il cui processo di negoziazione è stato guidato da Costa Rica e Cile.

Il 27 settembre 2018, nell’ambito della 73ª Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, è iniziato il processo di firma e ratifica. 12 paesi, Antigua e Barbuda, Santa Lucia, Guyana, Messico, Panama, Argentina, Uruguay, Perù, Brasile, Ecuador, Guatemala e Costa Rica, hanno siglato l’Accordo di Escazù, strumento che da una parte lega la protezione dell’ambiente e dei diritti umani e dall’altro include misure volte a rafforzare la cooperazione tra i Paesi.

L’obiettivo dell’Accordo, che traduce in pratica i principi della dichiarazione di Rio del 1992, è, secondo l’articolo 1, “garantire la piena ed effettiva attuazione in America Latina e nei Caraibi dei diritti di accesso all’informazione ambientale, partecipazione del pubblico nei processi decisionali ambientali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, nonché la creazione e il rafforzamento delle capacità e della cooperazione, contribuendo alla tutela del diritto di ogni persona, delle generazioni presenti e future, di vivere in un ambiente sano e di uno sviluppo sostenibile “.

L’accordo garantisce il diritto di tutte le generazioni a un ambiente sano e allo sviluppo sostenibile, al pieno accesso all’informazione, alla giustizia ambientale e alla partecipazione oltre la consultazione. Inoltre, ha lo scopo di rafforzare le capacità e promuovere la cooperazione tra i paesi e identificare priorità e aspirazioni comuni.

Link: Accordo regionale sull’accesso alle informazioni, la partecipazione pubblica e l’accesso alla giustizia in materia ambientale nell’America latina e nei Caraibi

https://repositorio.cepal.org/bitstream/handle/11362/43595/1/S1800429_es.pdf

Acuerdo Escazu