San José, 19 febbraio 2020. – In questa data, il Ministero degli Affari Esteri e la Direzione Generale di Migrazione hanno iniziato il processo di evacuazione di due costaricensi dalla città di Wuhan, nella Repubblica Popolare Cinese.

Il governo ucraino ha accolto la richiesta del governo costaricense di evacuare entrambi i cittadini, i quali avevano chiesto il rimpatrio poiché si trovano in una situazione di vulnerabilità e sono già in viaggio da Wuhan verso l’Ucraina. Tale procedura ha ricevuto un sostegno altrettanto prezioso dalla Repubblica Popolare Cinese, in particolare dalle autorità della Provincia di Hubei.

I due costaricensi, sostenuti dall’Ambasciata del Costa Rica nella Repubblica Popolare Cinese e dal Consolato Generale a Pechino, hanno dovuto adempiere ad alcuni requisiti, come il rilascio dei visti elettronici per entrare in Ucraina e la firma del loro consenso volontario a rispettare la quarantena in territorio ucraino, nonché un’autorizzazione per il dovuto monitoraggio del loro stato di salute, la diagnosi e l’eventuale trattamento.

“È stato un processo complesso e impegnativo, in cui abbiamo fatto del nostro meglio per garantire un rapido ritorno dei nostri connazionali sul suolo nazionale e per dare tranquillità alle loro famiglie. E’ la risposta del Ministero degli Esteri, della Direzione Generale di Migrazione e di un intero Paese”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri Rodolfo Solano Quirós.

Il Ministro ha sottolineato il prezioso lavoro svolto dal servizio consolare della Repubblica, “un lavoro silenzioso, prudente, efficace, a beneficio dei costaricensi all’estero e che spesso passa inosservato”.

Il Ministero degli Affari Esteri riconosce il lavoro congiunto e articolato della sua Direzione Generale del Servizio Estero, in particolare del Dipartimento Consolare, del Consolato Generale del Costa Rica a Pechino, così come della Direzione Generale di Migrazione e del Ministero della Salute.

Come precedentemente riportato dal Ministero degli Affari Esteri, questo processo ha dovuto considerare sia le condizioni sanitarie e logistiche ordinate dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese nel quadro del contenimento del Covid-19, sia le condizioni del paese terzo, compreso il periodo di quarantena, come richiesto dalla normativa internazionale, prima del rimpatrio in Costa Rica.

Le due richieste di rimpatrio hanno seguito il protocollo stabilito e sono state registrate entro i consueti termini. In altre occasioni, gli oltre 20 rimpatri effettuati con successo tra lo scorso anno e il 2020 hanno richiesto in media circa 22 giorni per il ritorno sul territorio nazionale.

Secondo i dati del registro consolare, i costaricensi residenti nella Repubblica Popolare Cinese sono 388. Fortunatamente, non ci sono segnalazioni di cittadini colpiti da Covid-19.

Come il Ministero degli Esteri ha dichiarato fin dall’inizio, al fine di proteggere la privacy dei soggetti interessati, non può rendere pubblica la loro identità.

Il Governo del Costa Rica è riconoscente al Governo ucraino per la solidarietà espressa nei confronti popolo costaricense attraverso l’evacuazione e l’assistenza umanitaria necessaria per i due connazionali.

Comunicazione istituzionale

(1154 Evacuazione di Wuhan)

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